Progetti

… Il gruppo ha talmente maturato al suo interno le dinamiche del «progettare insieme», che i suoi componenti si sentono unici protagonisti anche del «costruire insieme». L’atteggia- mento non va letto, come tenderebbero a fare alcuni rappresentanti delle istituzioni, come arroganza e senso di possessività teso a gestire qualcosa che non è proprio.

Alcontrario, la posizione del gruppo andrebbe letta come frutto di una rielaborazione che ha portato a incanalare rabbia e mira in percorsi costruttivi anziché distruttivi. Molti di questi personaggi sono costruttori in proprio, bravi artigiani delferro e del legno, nonché capaci di soluzioni creative e originali con semplici mezzi. La loro vita difficile ha permesso di sviluppare capacità nell’arte dell’arrangiarsi e dell’immediato.

… Bisogno di creare le condizioni necessarie perché ciò fosse compreso da questa «massa senza nome» che ogni giorno invadeva gli spazi esterni, i cui volti esprimevano sì sofferenza, ma anche aggressività e nessun desiderio di collaborazione.
L’idea è stata quella di lavorare sugli spazi occupati da tali persone e muovere dalla considerazione socio-antropologica che conquistare lo spazio significa amarlo.

I messaggi che sono stati dati inizialmente erano quelli di lavorare insieme per ripulire gli spazi dalla spazzatura e creare un luogo dignitoso. Il lavoro inizialmente è consistito nel ripulire dalle immondizie quello che attualmente è divenuto un giardino.