Eventi

Sognare un luogo degli incontri in un’area deserta e degradata si è rivelata un’esigenza di molti per credere nel cambiamento del luogo e di se stessi. L’area della pinetina del Varignano diviene un luogo per progettare insieme un parco cittadino, un luogo di ritrovo per i ragazzi del quartiere. Vennero raccolte testimonianza comune del personale rapporto uomo-carcere e salvate le testimonianza più significative e condivise.

Nacquero pensieri e sentimenti in positivo, di grande ricchezza umana: facendo emergere il bisogno di dignità, di calore, di accoglienza e di libertà. Il lavoro di progettazione doveva partire da una esperienza profondamente vissuta del rapporto tra le persone dell’Araba Fenice e gli spazi di vita. Nessun pensiero di spazio comune doveva nascere se non da una esperienza di spazio profondamente vissuta.

Nessuna esperienza apparve al gruppo più profondamente drammatica e vissuta di quella del carcere. L’entusiasmo e la voglia di sognare portano i ragazzi ad autoprogettare lo spazio, divenendo “architetti” in nuce. Il luogo dell’incontro è stato pensato come una “pagoda” che, nella circolarità delle sue linee, rappresenta un luogo dove le persone possano stare insieme in armonia: il tema del cerchio come simbolo di unione e condivisione.

Da tale disposizione all’impegno comune è nata anche la sicurezza del parco: come frutto di una intensa rete di relazioni – la quale già esprime una terapia di recupero – e di una costante e attiva presenza, per sviluppare il senso di appartenenza non solo a un luogo, ma a un progetto comune, di società e di cultura.

Tempi e spazi a cura di Silvano D’Alto.

UN CONVEGNO A BORGO A MOZZANO – PROV. DI LUCCA SUL WELFARE INNOVATIVO ( Moderatrice e ideatrice dr.ssa Emma Viviani sociologa dir. ANS Toscana).

“ALLA RICERCA DI UN LINGUAGGIO COMUNE

PER COSTRUIRE IL WELFARE DI DOMANI”

Il convegno tenutosi il giorno 16 Dicembre 2020, organizzato dal Comune di Borgo a Mozzano e dall’ Associazione Araba Fenice onlus di Viareggio , prende vita, come riferito dalla Vicesindaco Prof.ssa Roberta Motroni del Comune di Borgo a Mozzano, dalle parole del libro “energie ribelli – per una sociologia del cittadino, alla ricerca di un linguaggio comune” di Emma Viviani, che attraverso l’esperienza avviata a Viareggio di rigenerazione di un’area verde – oggi il parco “La Fenice” – mette in luce la costruzione di un Welfare di comunità. Viene descritto un modello laboratoriale in parte costituito da esclusi ed in parte da validi professionisti e studenti universitari. È stata proprio la dr. ssa Daniela Romei del Comune di Borgo a Mozzano, che avendo lavorato per tre anni come studentessa alla metodologia in atto di Araba Fenice, insieme alla dr.ssa Emma Viviani, decide di intavolare una riflessione sul Welfare territoriale coinvolgendo il Comune di Borgo a Mozzano dove attualmente lavora sulle problematiche sociali e del Welfare insieme alla sua Dirigente dr.ssa Marcella Cappelli.
L’evento ha riunito diverse esperienze e modelli avviati nel Comune sia in ambito regionale che nazionale, con una passerella di personalità di grande spessore in ambito sociale, sociologico ed urbanistico, che ha stimolato gli ascoltatori e suscitato molti interrogativi, ancora da approfondire. Significative le parole del Sindaco e del vicesindaco sui concetti di integrazione delle politiche in campo sociale e sanitario con una nuova impostazione del Welfare imposta oggi dalla situazione di emergenza e di trasformazione dettata dal covid.

Importante é risultata una tavola rotonda a cui hanno partecipato il presidente ANS Toscana Giuliano Bruni ( tema trattato: “la figura del volontario oggi– la doppia faccia del volontariato”) e sociologi ANS: Vincenzo Cerrone ( con “prevenire anziche reprimere in luoghi di periferia”) Giovanni Restivo ( con “costruire un welfare di comunità, politiche incentrate sulla persona”) , Federico Bilotti (con “uno sguardo ampio culturale e l’importanza di costruire “artigiani” ) Ferdinando Tramontano (presidente “Vision”-Osservatorio di Vittimologia di Napoli con “le problematiche della Vittimologia” ). L’evento ha ospitato anche l’Architetto ed Urbanista Mario Spada direttore della BISP (Biennale Spazio Pubblico) di Roma che ha incentrato la discussione sulla sicurezza urbana e la periferia, tema molto caro alla Viviani che più volte si é presentata a Roma portando all’attenzione della BISP i suoi lavori sulla rigenerazione dello spazio pubblico ed il metodo dell’autoprogettazione in luoghi di periferia.
Il convegno si è presentato di grande spessore culturale e ricco di tematiche innovative; ha avuto inizio alle 9.30 e si é concluso alle 17,00. Molti sono stati i partecipanti e molti i quesiti lasciati aperti ma che presto verranno presi in esame attraverso il team che ha partecipato ai lavori e che intende proseguire. Si fa inoltre presente che l’esperienza verrà raccolta all’interno del focus della rivista “Società e Comunicazione” del prossimo numero, curata da ANS Toscana.