Arte del vivere

Pittura

Aldo Sparacia – Pittore

Aldo Sparacia nato a Viareggio è morto all’età di 53 anni a causa di un’aneurisma cerebrale.Iscritto all’Associazione dei ” pittori Versiliesi” dal 1985, ha trasformato l’arte pittorica in una occasione percettiva, come egli stesso affermava : ” Quando una persona si avvicina ad un mio lavoro,  i sensi si devono mischiare e non deve emergere solo quello visivo, al contrario la mia pittura deve innescare una  ‘sinestesia’: percezioni sensoriali fuse tra il vedere e il sentire  e su queste basi;  l’autore ha lavorato ad un filone artistico che amava definire ” Blues art”.Le radici di tale filone sono da ricercarsi nelle sue esperienze di vita marginale e nei suoi viaggi in Gran Bretagna .L’autore si è soffermato a lungo, nei paesi anglosassoni ed è venuto  a contatto con  angoli di periferia, dove emergeva la marginalità di ‘razze’ umane diverse, ed un forte senso artistico – musicale , quale voce della sofferenza.   Sono gli anni in cui  la musica negra  era diffusa nei locali della città di New York e nei luoghi di culto dove  si riunivano giovani di tutte le razze e dove emergeva la marginalità degli emigrati negri provenienti dai ghetti. L’autore, giovanissimo vaga per la grande Londra, alla ricerca di nuove emozioni ed inizia ad elaborare contenuti artistici di pittura e musica. Rimane impressionato dal ‘blues’ che diviene espressione culturale di una comunità di persone  nel vivere la realtà di un  ‘ghetto.’Musica, ritmi, moda e cultura, sprigionano all’interno della mente di Aldo energie creative e proprio nei luoghi che sembravano dimenticati da Dio, egli coglie un nuovo linguaggio artistico, che traduce in ” Blues-art”. L’autore ritorna in Italia e dopo una vita travagliata,  soltanto nel 2005 riuscirà, attraverso l’Associazione “Araba Fenice onlus”  di Viareggio a mettere in luce le proprie opere. Collaborava  con l’Ass. Araba Fenice onlus di Viareggio, arricchendola di contenuti artistici, nell’ ‘arte di strada’, in quel filone artistico-culturale che da anni sta segnando il percorso dell’Associazione a livello nazionale. Su tali tematiche l’artista ha partecipato a manifestazioni , tra cui le ultime, nel 2005,” La festa del libro” di Pontremoli, presentando una raccolta di xilografie sempre sul tema della”Blues –art”.  Le sue opere spesso sono rese note attraverso le Manifestazioni “Caffè Notte”, presso la sede Gucci di Firenze, in Manifestazioni tenutesi nel Comune di Camaiore, presso “La Galleria Europa”, nel Comune di Viareggio presso “Il Principe di Piemonte” , presso ” il Parco La Fenice” in loc. Varignano di Viareggio.Tutti gli amici dell’associazione Araba Fenice onlus di Viareggio esprimono condoglio al fratello Ivo e la scultrice Clarissa Vokan realizzerà una lastra  dove sarà riportata la poesia scritta da Aldo: ” Pittori maestri di colori”,  che amava recitare e dove esprime la sua emozione profonda per la pittura.

La parola al critico d’ arte

La pittura di Aldo Sparacìa sembra svilupparsi lungo due direzioni autonome di ricerca, che solo in qualche caso si intersecano o si sovrappongono. Le distingue non tanto un diverso uso di tecniche e mezzi quanto piuttosto una diversa fenomenologia operativa e, di conseguenza, una diversa tensione stilistica.  Certamente la più evidente , e quella che per ora raccoglie il numero maggiore di opere, è la linea “espressionista ”  ( e vagamente surreale ) nella quale l’urgenza del “significato”, del “voler dire”, attiva processi di significazione che si coagulano intorno a nuclei figurali, a motivi fortemente codificati e riproposti in varie contaminazioni. Sono corpi e oggetti attraversati da pesanti sbarre di ferro; figure scheletriche, larvali, o manipolate con assurde protesi da una chirurgia crudele, folle; biciclette rotte, inservibili; oniriche chitarre animate, zoomorfe, defunzionalizzate come duchampiane “macchine celibi”. Qui la pittura è assoggettata al progetto espressivo, soccombe all’invasione del Senso, rinuncia alla propria intransitività . Ma altrove il discorso cambia – è l’altro volto di Sparacìa – anzi non c’è più nemmeno “discorso”: non c’è rinvio, né gioco referenziale, né evaporazione di significati. La pittura riconquista la propria materialità ( la propria corporalità ),  disattiva il Senso, lo liquida. E si impossessa del supporto con squillanti, magmatiche stesure di colore aptico; con tessiture di nero e blu, in toni spezzati, che proliferano come muffe contro argini di densa, pastosa materia cromatica, rossi e gialli puri; si distende su campi contrapposti di colore che s’invadono lungo profondi solchi neri.Il contatto di chi guarda con questa pittura – con il suo incessante farsi e disfarsi – non può avvenire che attraverso la modalità del “corpo a corpo”, dell’empatia fisica, visio-tattile, multisensoriale, senza la mediazione del valore, del contenuto, senza la morsa del simbolico, o, peggio, dell’allegorico. Confesso apertamente la mia predilezione per questa linea nel lavoro di Aldo Sparacìa.            (Ettore Ghinassi, scritto in Viareggio il 22 settembre 2008)

Scultura

Prima di metterle in forno le do un bacio

Clarissa Vokan, poetessa e scultrice, testimonia così la sua grande sensibilità artistica, trasmettendo non solo la sua arte ma anche un messaggio di amore in ogni opera che realizza. Nelle interviste condotte, più volte l’artista ripete che le sue sculture sono creature da lei partorite e dice : ” Ogni volta prima di metterle in forno, do loro un bacino, con la speranza che il forno, faccia il suo lavoro”. Spiega ai profani, che il lavoro del forno è qualcosa che va oltre alle sue intenzioni, è una forza che sfugge al suo controllo  e così ella teme ogni volta per le sue ‘creature’: la materia da lei plasmata e colorata, ma ancora fresca. “L’emozione giunge quando apro il forno e vedo ciò che esso ha prodotto, è un’emozione fortissima che vorrei che ognuno provasse”. E’ molto gelosa delle opere, ma ha un animo generoso ed è capace di  offrirle in dono  solo a chi è in grado di comprenderle ed accettarle, persone  di qualsiasi estrazione sociale.

L’arte dice Clarissa “è universale e non deve avere colori politici o conoscere status  sociali”. Esposizioni della Vokan sono presenti anche  in tante città italiane, dove ha ottenuto numerosi premi; nel settembre scorso ha partecipato ad una mostra internazionale ad Almancil in Portogallo. La leggerezza delle sue opere richiamano ad una forma poetica che la Vokan avverte fortemente dentro di sé prima di crearle. La poesia da vita alla scultura, che diviene l’oggetto delle sue liriche, dove l’insostenibile leggerezza dell’essere’,  si incontra con la realtà di un mondo concreto, duro e crudo, incapace di ascoltare la voce interiore di chi vive sofferenza e difficoltà.

Clarissa, rappresenta l’immagine del transculturalismo approdato da noi: nata in Austria, vissuta in Cecoslovacchia durante il periodo delle “purghe staliniane”, si dedica all’arte da giovanissima ed inizia a viaggiare e vivere per tanti anni lontana da casa sua.  Ha trascorso tredici anni della sua vita in Africa, un anno nel Venezuela, un anno in Australia ed alcuni anni in diverse parti del mondo, dove veniva chiamata per lavorare ed esporre. L’Africa, ha solcato   una traccia profonda nell’animo di Clarissa e la straordinaria forza dei colori di questa terra è stata impressa  nelle sue creazioni, dotandole di  plasticità e movimento, di colori e forme, di leggerezza e poesia.

Clarissa considera la natura come  “sua  sorella” e  ricerca con lei un dialogo  nei momenti di riflessione che spesso la vedono seduta  su una collina a pensare ed a meditare ed ella riferisce che vorrebbe “abbracciare questa sua sorella, ma si limita ad offrirle il suo sguardo”. In ogni angolo del mondo, l’artista  è stata in grado di  portare con le sue opere  un messaggio profondo: quello di amore, pace, solidarietà.

Poesia

Massimiliano Pastore

31 Luglio: il giorno della libertà

Giornata solare … gioiosa
tutto è un fremito
tutti attenti ad ogni piccola cosa …
occhi di gioia e grido di libertà
felici
anche se il tempo fuori é brutto
nuvoloni e vento forte
ma noi …
sempre lì fermi e felici e gioiosi
ad aspettare il via
come se fossimo in pista
pronti a partire …
Oggi tutto è bello e al momento giusto …
tutto è pronto aspettando un si
guidati sempre come burattini
e mandati di qui e di là
come pacchi postali senza
dire nulla …
oggi è bello
pur sempre voluto da loro
mai voluto da noi piccoli uomini
tutto a piacere loro
oggi siamo felici di poter riprovare
se prima abbiamo sbagliato
grazie grande uomo!

Illusioni

A voi stelle in cielo che siete unite come sorelle
fate che per un attimo
illudete chi vi sta vicino
a voi poeti che trasformate
piccole frasi in una favola
e incantate con dolci frasi
… poi a voi uomini
che buttate via la vita
e uomini che credete nell’amore
che credete nel sole
anche quando non brilla
che credete in Dio
anche quando non lo vedete.

Ascoltare il silenzio

Uomo non ti accorgi di come io stia
di cosa io pensi …?
piango il silenzio della sera
tutto è calmo e gira attorno a me
sembra di parlare, di gridare a squarciagola
nel nulla
tu non mi puoi ascoltare
dimentichi che ognuno di noi
è meraviglioso
ti svegli …
e ti accorgi che ci sei
che ridi, piangi
hai fame, hai sete
tu sei li
con occhi tristi … spenti
cammini passo … passo
mi trovo e mi accorgo
che io ci sono sempre
per ascoltarti, capirti, aiutarti
non abbandonarmi Dio!

Nuvole e montagne

Voglio vivere in montagna dove ci sono piccole casine
accantonate l’una all’altra
con poca gente, con piccoli bambini
e soprattutto anziani
dove raccontano la loro storia
voglio vivere in montagna
dove al mattino ti sveglia
il canto degli uccellini
il raggio di sole che entra dalle finestre
dove vivono animali di ogni genere
e soprattutto …
vorrei vivere in montagna
con poca gente e silenziosa
Vorrei vivere in montagna con te amore mio
per svegliarmi accanto a te
che è la cosa più bella che il mio cuore
possa sentire … Ti amo

Il passato

Quante volte penso al mio passato
dove io mi sono creato
dove vorrei tornare
per rinnegare
oggi, amore mio, ringrazio te
di avermi fatto amare la vita …
la gente …
soprattutto … amare te
che mi hai dato la forza di tutto
vivo ogni tuo gesto, carezza, sorriso
sono sempre più felice
ho voglia di vivere
Qui ora il tempo
mi ha dato risposte alle mie
domande tanto stupide ed inutili
qui c’e’é modo di ritrovare il corpo e la mente
e soprattutto … il cuore
Qui si entra condannati e crocifissi
in attesa del verdetto finale
della delusione di un cuore
pugnalato e deriso
ma … pensare al mio vecchio passato…
dimenticare il male essere un giorno lontano …
prego ogni notte
ed ho un chiodo fisso
sei tu, amore mio
che mi sfiori e mi sembra di volare
su piccole nubi e di parlarci
dove trovare risposte alle mie domande
e dimenticare …
ricordare solo che ci sono, ci sarò,
ora e sempre
per te amore mio!

Camminare con l’anima

Camminerei tra mari … monti
dove tutto tace … tutto e’ bello
parlerei con la mia anima
le direi tutto di tutto
le confesserei la mia rabbia … paura … angoscia
Piangerei continuamente
e dirle …
vorrei tornare indietro
vorrei chiederle scusa
del male che le ho fatto
di averla aggredita e ferita
Vorrei tornare indietro!

Oltre le mura

Oltre le mura alte … dure
uomini pieni di errori
rifiutati dal mondo …
una vita reale ma forse irreale
piena di falsità e bugie
un via vai …
Qui per tutti uguale
uomini condannati per piccoli errori
ma condannati da uomini con tanti errori
Oltre le mura …
tutto tace
il mondo si ferma nel giorno in cui sei entrato
Tra le quattro piccole mura
ti tormenti, pensi … piangi, ridi
Oltre le mura
c’e’é una vita che splende, che ama
che puoi sperare creda in te
… la vita prosegue
perchè ci sei.

Notte reclusa

Notte reclusa da oscuri corridoi
tutti … uomini e donne da lontano
ti sentono arrivare …
a piccoli passi nel silenzio …
con un rumore di chiavi
che scorre tra i cancelli
mi deprimi ma mi rendi più forte
mi rigiro nel letto pensieroso
e sogno … ciò che avevo ed ora
non ho più
giorni, mesi e anni che passano …
volti nuovi, segnati dalla sofferenza
e tu … sei li che ci osservi
con il tuo silenzio ci dici
com’e’ inutile questa vita …
da noi scelta
Ora che ti ho ascoltata
non mi resta che augurarti una ‘dolce notte’
anche a te, pure reclusa quanto noi
nell’attesa del domani
che verrà.

Stellina mia

Guardando la luna
intravedo i tuoi occhi verdi e lucenti
guardando la luna
immagino il tuo volto
bello come una stella
brillante che acceca lo sguardo di tutti
guardando la luna
immagino te
vicino al mio cuore e
sognando te mi addormento

Bianca e pura come l’aria

Il tempo cancella tutto
ma non il vero amore
sono qui solo con i miei pensieri
seduto, con occhi sbarrati e sguardo fisso,
pensando i tuoi occhi verdi
Tu mi hai tracciato nel mio cuore
un segno indelebile … l’amore !!!
Ho scelto di amare te
nove anni fa quando
eri solo una bimba fra
le onde e tempeste del mio cuore
Amore mio
ti penso e mi fai volare
quando vieni da me
i tuoi pensieri e le tue mani
mi riscaldano ed io mi sciolgo
come cera e pensando la tua voce
come il canto dell’usignolo
mi addormento
Tu sei il mio angelo
mandato da Dio
hai aperto le mie ali, conducendomi a te
il riflesso dei tuoi occhi profondi
mi emoziona ed io mi specchio
nell’infinito del mio grande
ed unico amore Dany.

Attimo d’amore

Quando il sole e’ tramontato
io sono li ad aspettare
l’ora giusta per vederti
ora più che mai
gli occhi tuoi verdi mi sorridono
ed e’ un attimo di baci e di carezze, coccole …
eterno amore, unica parola
ciò che i tuoi occhi esprimono
un attimo d’amore

Il pescatore

Lungo il fiume corrente
intravedo un ombra sfuocata
di una barca e di un ometto
che grida : aiutatemi!
Attendo da tante ore
e nessuno mi ascolta …
Una voce da lontano, domanda:
Chi siete? Sono l’uomo che
avete allontanato da voi …
costui arriva e lo aiuta,
il pescatore si gira ringraziando ma
l’uomo è scomparso nel nulla
Dio aveva accolto il suo grido di disperazione!

Notte bella

In questa notte, nel silenzio
… un vuoto
tra lunghi corridoi
… un battito
è il mio cuore
… mi alzo e dalla finestra
… intravedo delle stelle e la luna
… un’aria fresca
tutto è calmo
tutto è bello
mi sembra di essere su un altro pianeta
là nulla tocchi e nulla vedi
puoi solo ascoltare
la notte bella … lunga … fresca … umida … calma
è li ad aspettarmi, ad ascoltarmi …
ed ogni sera spero che
sia una notte di magia .

Ombra

Ciao amore, sono l’uomo ombra.
In questo attimo tutti abbiamo in noi capacità meravigliose
per costruire la pace.
In questo attimo mi sono liberato del mio passato,
un peso grande. Gli attimi d’amore più belli sono quelli compiuti nel segreto del cuore;
non appassisco pensando a te. Per me stasera è dura, l’uomo ombra aspetta sempre un tuo messaggio
con tanto amore piccolo mio.
Ombra con il suo amore, mi auguro ti renderà felice
e farà felice anche lui, come fino ad ora stai facendo pensandomi.
Non voglio perderti, e non riesco a stare senza di te.
Mi manchi da morire; ti ricordi?
Quando soffrivi piangevi e chiamavi l’uomo ombra?
Lui sempre li, in ogni attimo aspettava un tuo sorriso, ma non era sempre così.
Ma io ero e sono sempre qui con te, nei tuoi pensieri.
Piccolo mio, vuoi vivere serenamente?
Non spegnere la luce della speranza,
proteggila dal vento, dall’indifferenza, perché nel mondo c’è odio e invidia.
L’uomo ombra; per te scalerebbe mille montagne, rischierebbe la vita per averti,
resterebbe tutta la vita con te, basta un bacio
o uno scritto da dargli; tanto sarebbe contento.
Io da questo vecchio monastero,
guardo le stelle pensando a te. Finché c’è vita c’è speranza di vivere con te.

Maria Grazia Esposito

Amica

La strada è diventata la mia casa ,
il cielo il mio tetto ,
la luna l’ amica fidata ,
lei , non mi tradisce mai .
Tutte le sere è lì che aspetta ,
ascolta senza mai stancarsi ,
paziente, discreta .
Non mi ammonisce ,
non mi interrompe ,
non mi consiglia ,
ha un grande dono : sa ascoltare .
Alcune sere senza dir niente si ritira ,
Ho esagerato ?
Troppa eloquenza ?
I miei problemi l’ hanno stancata ,
ho paura di averla persa .
La sera dopo è li
più bella ed elegante che mai ,
sorride ,
mi invita al dialogo ,
io l’ascolto felice ,
è lei ,
la mia amica .

Pomeriggio d’ agosto

L’aria è mite ,
non sembra un pomeriggio d’ estate .
Gli alberi sovrastano il cielo
sembrano giganti in attesa di qualcosa .
La pineta è deserta,
solo latrato di cani ,
solo cinguettii di uccelli ,
mi sento sola .
Ovunque è disordine e degrado ,
carte, bottiglie ,
siringhe ,
sono dappertutto e macchiano questo posto .
Di tanto in tanto una bici passando
alza un nuvolo di polvere
che fa fatica a tornare alla terra .
Il sole filtrato dai rami mi ferisce gli occhi ,
mi sposto ,
ma continua a seguirmi .
Una brezza mi accarezza
portandomi l’odore del mare ,
il viso si rinfresca ,
l’aria diventa mite ,
non sembra un pomeriggio d’ estate .

Apatia

Tutto è fermo .
Odio, passione , gioia, dolore, amore
dove siete ?
Possibile che io non senta niente ?
Sono ferma ,
statica,
apatica,
fredda, un automa .
Svegliatemi !
Pungetemi !
se necessario picchiatemi ,
che mi svegli da questo incubo ,
affinché inizi a guardare,
a sentire ,
a vivere.
Tutto è racchiuso in me
e come una bomba inesplosa
ho bisogno di una miccia ,
di qualcuno che l’accenda .
Chi l’ accenderà ?
Chi farà in modo che la bomba esploda ?
Chi mi farà vivere, assaporare la vita ?
Aspetto fiduciosa ,
ma è tutto fermo .

Sofia

Bellissima ,
dolcissima ,
hai l’ odore dei campi in fiore ,
occhi come stelle luminose ,
la bocca ciliegia rossa ,
i capelli seta d’ oriente ,
la pelle ha il colore dell’ ambra pregiata ,
le mani e i piedi opera d’arte.
Sei un angelo scesa dal cielo ,
doni gioia a chiunque posi lo sguardo su di te .
Sii felice Sofia !
Che la vita sia sempre benefica con te .
Questo è il mio augurio .

Paura

Stanotte l’aria è gelida .
Dal finestrino ho contato le stelle ,
quante !
I pensieri si susseguono come la trama di un film ,
sempre la stessa .
Alzo la testa e vedo le luci del cimitero ,
sembrano altrettante stelle
ma non mi soffermo a contarle ,
ho paura .
Perché di loro ?
dei vivi devo aver paura ,
sono loro che fanno male ,
che fanno finta che non esisti .
I morti sono morti ,
loro non soffrono ,
loro non pensano, non vedono, non vivono.
Io vorrei essere morta .
Non è facile morire.

Rumore

Sono tutti qui
Parlano ,
si affannano in discorsi bigotti e ignoranti .
Perché non si zittiscono ?
Sembrano tante zanzare che pungono l’ anima .
Rabbia .
Vorrei avere il potere di far sparire le loro lingue
per non udire il rumore che esce dalle loro bocche .
Silenzio ,
dolce,
caro ,
amato silenzio ,
ti bramo come un bicchiere d’ acqua gelata
in un torrido pomeriggio d’ estate.

Spettacolo

Tra gli ulivi intravedo il ponte dell’ autostrada .
Le automobili che sfrecciano sembrano giocattoli ,
se allungo la mano posso prenderle ,
è incredibile .
Il sole sta tramontando,
la gamma dei rossi che si lascia dietro
è uno spettacolo per gli occhi .
Tra le fasce di arancione e porpora
sfrecciano i gabbiani .
Fanno un volo irregolare ,
che fatica guardarli !
sembrano impazziti.
Le urla dei bambini rompono l’ incanto
poi il silenzio assoluto,
eppure dovrebbero essere colonna sonora
per questo miracolo ci vorrebbe silenzio assoluto,
totale .
Mi concentro ed ecco ,
tutto intorno tace
è un film senza sonoro ,
è pace è vita .

Senza te

Un altro giorno senza te ,
Interminabile ,
insostenibile.
Voglia di vederti ,
voglia di baciarti ,
voglia di amarti .
E ancora non ci sei
E non ci sarai domani .
Come un cancro malefico senza sosta ,
senza un attimo di tregua .
Dolore ,
disperazione ,
ansia che mi divora .
Le tue mani
grandi e bellissime ,
i tuoi occhi
scuri e profondi ,
la tua bocca dolce di miele .
Mi manchi amore ,
i miei occhi non hanno più lacrime ,
non vedono più luce .
Mi manchi .

Figlio

Figlio , dove sei ?
Perché non sei qui con me ?
Perché devi pagare per cose che non hai commesso ?
Per peccati che non sono tuoi ?
Vorrei sentire il tuo alito sul mio viso ,
vorrei i tuoi dolci baci ,
le tue amorevoli carezze.
Il mio cuore non ha più forma ,
non ha più consistenza ,
è un muscolo freddo dove non abitano più sentimenti .
Solo la tua vicinanza ,
la tua presenza
può ridarmi calore e speranza .

Giorno prepotente

Un altro giorno si affaccia
un altro giorno ,
inutile,
vuoto,
prepotente.
Vorrei richiudere gli occhi
e tra un attimo sperare fosse buio
e riaddormentarmi ,
sperando in un giorno migliore .
Domani sarà come oggi ?
Bisognerebbe che la notte non finisse mai ,
dormire ,
dormire per non vivere ,
per sperare ,
per sognare .

Fiducia

E’ luce ,
oggi riesco a vedere ,
laggiù in fondo al tunnel .
Questo tunnel che per un tempo indecifrabile
è stato ermeticamente chiuso ,
oggi lascia filtrare spiragli di luce ,
di speranza .
C’è qualcuno laggiù ,
qualcuno che mi da fiducia ,
qualcuno che crede in me .
Il tunnel si sta ostruendo lentamente ,
la luce non mi acceca ,
non mi da false illusioni .
Io vado verso la luce ,
lei viene verso di me.
È simbiosi ,
una volta arrivata laggiù
vedrò la realtà che mi circonda ,
comincerò una nuova esistenza ,
aiutata da chi
credendo in me
mi ha fatto rinascere a nuova vita .
Ce la farò ?
Ce l’ ho fatta !
Grazie !

Aspetto

Aspetto ,
l ‘ amica ansia è costante ,
non mi molla .
Ho cercato di allontanarla ,
anche per poco ,
ma non mi lascia ,
lei vive di me .
Ed io aspetto ,
aspetto che questa ansia passi
cerco di fregarla ,
d’ ingannarla .
Soffro !
Alla fine cedo e mi dono rassegnata ,
vincitrice e prepotente mi sovrasta
mi sfinisce come sempre .
Ed io aspetto .

Niente

Ti promettono ,
ti assicurano ,
ti fanno toccar con mano
e poi niente ,
niente di niente .
Allora aspetti ,
aspetti ,
e le promesse continuano .
Ricominci a sognare a sperare ,
ma poi nulla .
Tutto si risolve in niente .
Non sono nessuno !
fate di me quello che volete !
Non posso niente .
Io continuo a sperare .

Gente

Le persone non vedono .
La loro cecità e indifferenza lacerano la mia anima .
Le persone guardano ,
ma continuano a non vedere ,
in questo modo la loro coscienza rimane pura ,
limpida .
Le persone giudicano ,
indicano ,
ti massacrano con le loro lingue biforcute ,
poi in nome del loro Dio si battono il petto .
Fuori risplendono come tombe candide ,
ma dentro non hanno altro che ossa marce .
Anna Grazia